La bozza della legge di Bilancio 2025, purtroppo ad oggi ancora in evoluzione, prevede rilevanti modifiche peggiorative alle detrazioni e ai bonus fiscali legati agli interventi edilizi del patrimonio immobiliare. DETRAZIONI PER LAVORI EDILIZI
In attesa dell’approvazione ufficiale della Finanziaria, che dovrà avvenire entro fine dicembre, vogliamo segnalare che per poter usufruire, per il 2024, delle detrazioni secondo le percentuali al momento in vigore, è necessario prestare attenzione a quanto segue.
FONDAMENTALE è definire il momento in cui il sostenimento della spesa, per gli interventi edilizi, determina la maturazione della detrazione. Momento che coincide con:
- il principio di cassa per i contribuenti privati;
- il principio di competenza per le imprese, relativamente ai lavori di efficientamento energetico effettuabili sugli immobili merce-patrimonio-strumentali.
In particolare, per le persone fisiche PRIVATE, evidenziamo che potranno beneficiare delle detrazioni con le percentuali del 2024, solo se i bonifici parlanti verranno effettuati entro il 31 dicembre 2024, anche se, poi, i lavori saranno conclusi successivamente; rileva la «data di
inserimento» dell’ordine del bonifico (non quella della valuta).
Di seguito riepiloghiamo i bonus edilizi attualmente in vigore e le modifiche di cui saranno oggetto, se la Finanziaria viene approvata nella versione oggi resa pubblica (in bozza), di cui invitiamo a prenderne visione:
1. Recupero del patrimonio edilizio
2. Eco bonus riqualificazione energetica
3. Riduzione del rischio sismico
4. Bonus mobili
5. Barriere architettoniche bonus verde
RECUPERO DEL PATRIMONIO EDILIZIO
Il cosiddetto “Bonus Casa” disciplinato dall’art. 16-bis del Tuir, dal 2012 ha permesso di usufruire di una detrazione fiscale del 50% per un tetto massimo di spesa pari a € 96.000 per immobile, da distribuire in 10 rate.
Se verrà confermata l’attuale bozza della Finanziaria 2025, il prossimo anno il 50% sarà riconosciuto solo per le spese sostenute sull’abitazione principale.
Diversamente, negli altri casi, la detrazione scende al 36%.
Attualmente il limite di spesa di € 96.000 è confermato per entrambi i casi.
ECOBONUS-RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA
La legge di riferimento per questi interventi è la n. 296 del 2006.
Le detrazioni ammesse hanno percentuali variabili, in base all’intervento sostenuto, dal 50% al 65% per arrivare anche all’85% in caso di interventi su parti comuni di edifici condominiali.
Con la bozza della Finanziaria 2025, per tutte le tipologie di intervento, si avranno solo due percentuali ovvero il 50% se l’immobile è l’abitazione principale dell’avente diritto e il 36% negli altri casi.
RIDUZIONE DEL RISCHIO SISMICO
Gli interventi ordinari di riduzione del rischio sismico, allo stato attuale, permettono di usufruire della detrazione dal 50% fino all’80% (anche fino all’85% in caso di condomini) a seconda della riduzione del rischio sismico ottenuto, con un tetto di spesa pari a € 96.000.
Con la bozza della Finanziaria 2025, per tutte le tipologie di intervento, si avrà una sola percentuale ovvero il 50% se l’immobile è l’abitazione principale dell’avente diritto. Il 36% negli altri casi.
BONUS MOBILI
Anche il bonus mobili e grandi elettrodomestici sarebbe in scadenza con le spese sostenute entro il 31 dicembre 2024. La manovra di bilancio 2025 intende prorogarlo anche alle spese del 2025. Allo stesso tempo ne conferma la percentuale di detrazione (50%) e il limite massimo di spesa su cui applicare lo sgravio (5.000 per unità immobiliare).
La versione attuale della bozza del disegno di Legge non prevede una percentuale di detrazione diversa a seconda che trattasi di arredare l’abitazione principale ristrutturata o una seconda casa ristrutturata.
BARRIERE ARCHITETTONICHE E BONUS VERDE
Nessuna novità, invece, viene prevista per il bonus barriere architettoniche 75% (che resta in vigore fino alle spese sostenute entro il 31 dicembre 2025) e per il bonus verde (detrazione 36%) per il quale non è, almeno per ora, prevista proroga con riferimento alle spese del prossimo anno.
TETTO MASSIMO DI REDDITO PER USUFRUIRE DELLE DETRAZIONI
La Finanziaria 2025 prevede di tagliare ulteriormente le detrazioni inserendo un livello massimo entro cui si potrà fruirne, così distinto:
- per redditi oltre i 75.000 euro, il tetto max di detrazioni utilizzabili sarà pari a 14.000euro;
- per redditi oltre i 100.000 euro, il tetto max di detrazioni utilizzabili sarà pari a 8.000euro.
Le detrazioni cui si fa riferimento sono non solo quelle legate alle ristrutturazioni, ma anche gli interessi passivi sui mutui, le spese di istruzioni, quelle per attività sportive dei figli ecc…
Per conoscere il limite “effettivo”, entro il quale le detrazioni sono usufruibili, bisognerà moltiplicare il plafond massimo di detrazione ammesso (14.000 oppure 8.000) per un coefficiente legato al numero di figli a carico: 0,5 se non ci sono figli; 0,7 se c’è un figlio; 0,85 se ce ne sono due; 1 se ce ne sono tre o più (o se c’è almeno un figlio disabile).
Ad esempio, un contribuente che dichiara 82mila euro, con 3 figli a carico, avrà un plafond potenziale max di detrazioni pari a 14.000€ (e questo anche se le detrazioni maturate, per spese di istruzioni, interessi, ristrutturazioni, attività sportiva fossero superiori a € 14.000).
Lo stesso contribuente dell’esempio, senza figli, vede ridursi il plafond a € 7.000.
A titolo puramente informativo i dati diffusi dall’Inps sull’assegno unico indicano che i genitori con tre o più figli sono soltanto il 9,2%; quelli con due il 38,2% e quelli con un figlio il 52,6 per cento.
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